Frutto del pino, da sempre ed in diverse civiltà ha racchiuso in sé i significati simbolici di forza vitale, immortalità, divinità, legati all’albero che la genera, insieme a quelli di fecondità e forza rigeneratrice per i semi che contiene.
Assurta a simbolo della montagna, dimora degli Dei, la troviamo, già in tempi remoti, nell’area del Mediterraneo a rappresentare la divinità; e se nella tradizione iconografica dell’Estremo Oriente, soprattutto indiana, essa svetta all’apice dell’Albero della Vita, in quella greca è in cima al tyrso, il bastone di Dyoniso, dio legato ai misteri della morte e della rinascita, della rigenerazione e della resurrezione. Rappresentata frequentemente nell’arte romana funeraria, in età cristiana la pigna viene scolpita spesso su capitelli e archivolti di epoca romanica, arrivando nel corso del tempo a divenire emblema della elevazione speculativa e filosofica.
Dei suoi valori traslati vi sono ancora tracce evidenti in Sicilia: la pigna non solo troneggia spesso sui pilastri dei cancelli d'ingresso, ma viene utilizzata come soprammobile di ogni misura e materiale, o, ancora, come elemento ornamentale dei quattro spigoli nei letti matrimoniali in ferro di sapore ottocentesco.